Dopo due anni di restrizioni e confinamenti, il virus dell’influenza è tornato a colpire con forza. In persone con diagnosi di condizioni di rischio come il cancro è bene prestare particolare attenzione e proteggersi nei mesi che vanno da ottobre a maggio.
I pazienti oncologici non hanno maggiori probabilità di contrarre l’influenza, ma possono avere un rischio aumentato di sviluppare alcune delle complicanze più gravi associate alla malattia.
Vediamo meglio quali sono i sintomi e le complicanze legate all’influenza oltre a offrire alcune indicazioni per aiutare a proteggere i malati di cancro, chi ha appena concluso le terapie e i loro cari durante la stagione influenzale.

SINTOMI E COMPLICANZE DELL’INFLUENZA: QUALCHE INFORMAZIONE

In Italia si stima che ogni anno mediamente si ammalino di influenza circa 56 milioni di individui. Nei soggetti giovani senza patologie concomitanti la malattia ha un decorso generalmente benigno e si risolve in 3 o 4 giorni.
Essere pazienti oncologici o avere appena concluso le terapie onologiche non espone un individuo a un rischio maggiore di contrarre l’influenza. Tuttavia, aumenta le possibilità della persona di sviluppare complicazioni, tra cui:

  • Disidratazione
  • Bronchite o polmonite
  • Peggioramento delle condizioni polmonari e cardiache

L’influenza si diffonde da persona a persona attraverso le goccioline prodotte quando le persone portatrici del virus tossiscono, starnutiscono o parlano.
Se sei influenzato e hai uno dei seguenti sintomi correlati all’influenza, chiama il tuo medico il prima possibile:

  • Febbre
  • Tosse
  • Gola infiammata
  • Naso che cola o chiuso
  • Dolori corporei
  • Mal di testa
  • Brividi
  • Fatigue

PROTEGGI TE STESSO E CHI AMI DALL’INFLUENZA

Il modo migliore per proteggersi è vaccinarsi. Per questo si consiglia ad ogni inizio della stagione influenzale la vaccinazione antinfluenzale ai pazienti oncologici, per i quali è disponibile sempre anche quella anti-pneumococcia, familiari, caregivers, personale sanitario.
Il vaccino antinfluenzale è sempre stato quello maggiormente rifiutato dalla popolazione, e spesso evitato anche dagli operatori sanitari. AIOM, nelle sue “Raccomandazioni per la vaccinazione antinfluenzale e antipneumococcica in oncologia riporta che solo il 1520% degli operatori sanitari in media si vaccina ogni anno contro l’influenza.
Proprio per l’attuale situazione epidemiologica relativa alla circolazione del nuovo coronavirus”, scrive l’Associazione Italiana Oncologi Medici nel suo comunicato, “quest’anno AIOM raccomanda ancora più fortemente ai sanitari che si occupano dei pazienti oncologici e alle associazioni dei pazienti uno sforzo comune per arrivare a una copertura vaccinale il più possibile capillare“.


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