Yoga e tumore: un alleato per la cura

Yoga e tumore, un binomio ormai conosciuto nel panorama italiano, ma molto spesso non considerato nei percorsi di cura dei pazienti oncologici.

I pazienti si trovano a confrontarsi con un corpo provato dalle terapie e da un corollario di sintomi che spaziano dalla stanchezza, all’insonnia, ai disturbi dell’umore.
Ci sono delle discipline che possono aiutare a ritrovare calma e centratura: lo Yoga è una di queste. La parola sanscrita “yoga” significa “unione” e indica una disciplina nata in India migliaia di anni fa, volta a unire il corpo e la mente attraverso l’esecuzione di sequenze di movimenti, respiro e meditazione.

YOGA E TUMORE: CREARE UNO SPAZIO INTERIORE

Lo Yoga può rivelarsi una risorsa importante per chi sta attraversando il processo di cura e guarigione dal cancro. Lo yoga attraverso la distensione, il rilassamento dei muscoli e la concentrazione verso le resistenze del corpo permette di recuperare uno spazio interiore di centratura e stabilità.
L’obiettivo della pratica è quello di approfondire l’osservazione del movimento in relazione al proprio respiro senza fretta e senza forzature, per arrivare a stabilire una relazione consapevole con se stessi.

UN SOSTEGNO PSICOLOGICO

Dal punto di vista psicologico lo yoga può essere una risorsa utile perché insegna a stare nel “qui e ora”. Il paziente oncologico combatte con paure e preoccupazioni che potrebbero affaticarlo ulteriormente.
La pratica dello yoga invece vuole portare la concentrazione sul momento presente, aiutando a ridimensionare l’esperienza emotiva e a ricondurla all’istante che si sta vivendo.
La pratica può essere un momento di pura osservazione di quello che ci accade, senza giudizi.

UN AIUTO ANCHE PER IL FISICO

È un ottimo esercizio fisico, adatto a tutte le persone, anche a chi può essere indebolito. Lo yoga infatti prevede che non si sforzi mai il proprio corpo ma che ci si fermi quando una posizione (asana) risulti troppo complessa o non ci faccia sentire a nostro agio.

La produzione di endorfine, sostanze prodotte dal cervello durante il movimento fisico, fa molto bene all’umore e riduce lo stress.
Per questo è importante mantenersi attivi anche durante le terapie. Ovviamente è buona norma discuterne col proprio medico di riferimento ed essere certi che non ci siano controindicazioni sul post-operatorio.

Il team del dott.Raspagliesi attua una serie di terapie integrate, tra cui la meditazione, che possono essere un grande sostegno per il paziente in via di guarigione.